Mangiare in consapevolezza. Mangiare è una delle azioni principali che compiamo durante le nostre giornate, ma non sempre siamo davvero attenti a ciò che stiamo facendo mentre siamo tavola per il pranzo, la cena o la colazione. Dovremmo coltivare la consapevolezza sempre, mentre camminiamo, mentre ci sediamo, mentre lavoriamo e durante qualsiasi azione della giornata.
Ad esempio non dovremmo mai mangiare o bere di fretta e rimanendo in piedi. Dovremmo sederci, prenderci una pausa e assaporare i cibi e le bevande con tranquillità.
A colazione o a merenda forse ci capita di addentare uno spicchio di mela. Di cosa ci parla questo semplice spicchio? Ci racconta dell’albero da cui la mela è stata raccolta e su cui è cresciuta, dei semi che hanno dato vita a quell’albero e di chi li ha piantati e li ha coltivati.
Con questa semplice immagine il poeta e maestro zen vietnamita Thich Nhat Hanh ci ricorda come possiamo fare per praticare la consapevolezza nella vita quotidiana.
Mangiare in consapevolezza è d’aiuto per la salute della mente e del corpo. Ci aiuta a portare serenità nella nostra vita quotidiana. Possiamo considerare la pratica della consapevolezza delle nostre azioni come un’introduzione alla pratica della meditazione vera e propria. Infatti la meditazione funziona quando la mente è pronta a rimanere focalizzata a lungo o almeno per un certo periodo di tempo su ciò che sta accadendo in quel determinato momento.
Rivolgere la nostra consapevolezza al cibo che stiamo cucinando, che serviamo nel piatto e che solleviamo con la forchetta per portarlo alla bocca aiuta la mente a rimanere focalizzata su un’azione che stiamo compiendo nel momento presente.
Curare la nostra salute, la nostra alimentazione e il nostro modo di mangiare fa parte di un vero e proprio cammino di ricerca interiore.
Tutti noi conosciamo la fretta, il dover addentare e trangugiare qualcosa in pochi secondi prima di uscire di casa. Quante volte vi è capitato di bere un caffè al volo senza quasi sentirne il sapore? Come può essere benefico per il corpo o per la mente questo tipo di nutrimento?
Torniamo a gustare e ad assaporare meglio ciò che mangiamo e ciò che beviamo tutte le volte che possiamo.
“Quando riusciamo a rallentare e goderci davvero il cibo che mangiamo, la nostra vita assume una qualità molto più profonda. A me piace molto starmene seduto in pace a mangiare assaporando ogni boccone, consapevole della presenza della mia comunità, consapevole anche di tutto il lavoro duro e fatto con amore che è passato nel cibo che ho davanti” – ci racconta Thich Nhat Hanh nel suo libro Mangiare in consapevolezza.
Soprattutto, cerchiamo di ricordare sempre che ogni boccone ha in sé l’universo.
Tutto ciò che è intorno a noi rappresenta l’universo, anzi è l’universo, compreso ciò che mangiamo e ciò che beviamo.
Allora, mentre mastichiamo manteniamo viva questa consapevolezza: sappiamo che l’intero universo si trova lì, in quel boccone di cibo.
Quando mangiamo con consapevolezza ci rendiamo conto che quel boccone ci riempie di pace, di felicità e di energia. Vi parlerò prossimamente dell’energia presente nei diversi tipi di cibo e di quali alimenti sarebbe meglio scegliere per il benessere del corpo e della mente, dal punto di vista dello Yoga e della meditazione. Iniziare a mangiare in consapevolezza è già un primo passo molto importante.
Teniamo conto anche del modo in cui prepariamo un pasto.
Un pasto cucinato con calma e tranquillità, in modo amorevole, si carica di cura e di affetto che ci fanno sentire meglio e che ci aiutano anche ad avere una maggiore presenza mentale.
Concediamoci del tempo per imparare a mangiare e a preparare il cibo con gioia. Non tutto deve necessariamente avvenire subito. Procediamo con pazienza. Poniamoci delle sfide ma cerchiamo anche di essere gentili con noi stessi.
“Dovremmo essere presenti a quel pasto al cento per cento di noi stessi. Mangiare in consapevolezza è una pratica. Se scegliamo di bere una tazza di tè in consapevolezza, il piacere di bere il tè sarà più che raddoppiato dal fatto che siamo pienamente presenti, e che anche il tè è davvero lì” – ci insegna Thich Nhat Hanh.
E allora la prossima volta che sbuccerai una mela o un mandarino cerca di portare la tua attenzione d ogni gesto, mastica bene e a lungo (come ti insegnava la nonna), assapora fino in fondo e sii presente con la mente e con tutto te stesso.
Per approfondire l’argomento leggi il libro di Mangiare in consapevolezza.
Marta Albè
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