Per i bambini il gioco è l’azione più seria del mondo. Quando i bambini giocano stanno scoprendo il mondo, stanno imparando chi sono e stanno esprimendo se stessi e le proprie capacità e potenzialità.
Perché i bambini giocano? Forse perché grazie al gioco si sentono bene e sono felici. Alcuni adulti tendono a considerare il gioco come un’attività ‘poco seria’ e ‘infantile’, senza sapere quanto sarebbe importante ricominciare a giocare ed entrare in contatto con il proprio bambino interiore.
“I giochi dei bambini non sono giochi, bisogna considerarli come le loro azioni più serie”
(Michel de Montaigne)
I bambini si esprimono attraverso il gioco e sappiamo bene come il gioco possa diventare uno strumento di apprendimento. A scuola si può insegnare divertendo, proprio attraverso il gioco. Ed esistono miriadi di giochi che aiutano ad apprendere abilità pratiche o nozioni ed anche ad imparare le parole di una lingua straniera, ad esempio, la matematica o la grammatica italiana.
Difficilmente i bambini scorderanno ciò che hanno appreso attraverso il gioco. Sono gli adulti che si dimenticano di giocare perché crescendo la visione del gioco cambia, perde di importanza. Il gioco diventa ridicolo.
Eppure, se per i bambini il gioco ha la massima importanza, la può avere ancora anche per gli adulti perché il nostro io interiore quando cresciamo ha ancora dentro di sé quel bambino che ha solo bisogno di abbracci, coccole e sorrisi e, appunto, di gioco.
Per questo motivo voglio sottolineare ancora una volta quanto ci tenga a proporre tra le mie attività corsi, incontri e laboratori di Yoga per bambini e di Yoga per bambini e genitori.
Nel metodo Balyayoga, il metodo che ho imparato e che utilizzo nelle mie lezioni, viene riconosciuta al gioco un’importanza fondamentale. E’ su una base ludica che i bambini possono imparare le posizioni dello Yoga divertendosi e non dimenticarle da una lezione all’altra. Al gioco si associano la parte esteriore del movimento e la parte interiore legata alle emozioni e all’educazione, al rispetto di se stessi e degli altri.
In una lezione di Yoga i bambini non sono e non possono essere delle ‘belle statuine’. Non sono nemmeno degli adulti in miniatura. Sono semplicemente e profondamente dei bambini, cioè degli esseri che stanno vivendo la loro infanzia e che hanno dentro di sé potenzialità infinite, con un collegamento facilitato verso le emozioni e verso il lato più elevato della vita, che tra noi adulti chiamiamo dimensione spirituale.
Per i bambini il gioco è l’azione più seria del mondo ma anche la più divertente. Per crescere bene i bambini hanno bisogno di un ambiente ricco di stimoli e di possibilità di esplorazione e di espansione della conoscenza.
Oggetti, musica, suoni, colori, tessuti, materiali, libri, immagini, giochi e giocattoli, storie da raccontare e da ascoltare. Ogni proposta di gioco per il bambino può diventare un’opportunità imperdibile e a volte irripetibile, perché il contesto, il tempo a disposizione e le persone che si hanno accanto possono cambiare da un momento all’altro.
Il gioco fa parte del ‘mestiere di vivere’ del bambino. Che siamo genitori, educatori o insegnanti, cerchiamo sempre di agevolare i bambini nel gioco. La loro infanzia si arricchirà e quando diventeranno grandi ci ringrazieranno per i bei ricordi che abbiamo donato e creato per loro.
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Marta Albè
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