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Mindfulness in famiglia ai tempi del coronavirus

Genitori più consapevoli, presenti, attenti alle necessità dei figli e rispettosi del “qui e ora”. Da mamma, credo che possiamo diventarlo davvero. Siamo in una fase di cambiamento epocale, con una pandemia globale in corso mentre scrivo questo articolo. Vogliamo davvero tornare alla vita precedente o possiamo migliorare?

Penso in questo momento alla tipica vita di una famiglia con bambini perché è la rappresentazione più vicina alla mia situazione attuale e dunque mi risulta più facile parlarne.

Il secolo in cui viviamo sembra aver imposto alle famiglie una vita a dir poco frenetica, con agende stracariche di impegni non soltanto per gli adulti ma anche per i bambini, coinvolti in attività extrascolastiche per un numero infinito di ore. Attività che magari non corrispondono nemmeno alle loro reali passioni o inclinazioni, ma che seguono la moda del momento o desideri che in realtà appartengono alle ambizioni dei genitori.

I bambini hanno un sacrosanto diritto al tempo libero, un tempo per pensare, sognare, creare ciò che vogliono o semplicemente per annoiarsi un po’.

Perché è dalla noia che nascono le migliori idee e perché in un mondo ricco di stimoli anche i bambini hanno bisogno di una pausa.

Forse questo periodo di emergenza sanitaria ha qualcosa da insegnare a noi genitori. Il mondo sta cambiando, la scuola e il lavoro si stanno riorganizzando e quando tutto ripartirà penso che lo farà in maniera differente da prima.

Molte cose attorno a noi stanno mutando – per necessità – e ciò ci insegna che anche noi possiamo cambiare non solo perché in qualche modo dobbiamo farlo, ma soprattutto perché lo vogliamo.

Alcuni genitori potrebbero aver recuperato delle ore di tempo da trascorrere con i propri figli grazie al lavoro agile. Certe aziende potrebbero aver compreso che consentire il telelavoro ai genitori non rappresenti assolutamente un male, anzi. Può diventare una risorsa preziosa perché lavorare da casa può ridurre le preoccupazioni relative alla gestione della giornata e rendere più produttivi.

Mindfulness significa consapevolezza, piena coscienza. Significa porre tutta la nostra attenzione al presente, a cosa sta succedendo in questo determinato momento e nel luogo in cui ci troviamo.

I genitori che si sono trovati di fronte al problema di gestire il proprio lavoro da casa, e in contemporanea la didattica a distanza dei figli, sono anche riusciti ad attivare risorse inaspettate. E penso che le nuove capacità e conoscenze apprese potranno diventare un bagaglio per il futuro in un mondo che cambia.

Concluse le ore di lavoro e di scuola, il mio invito è alla disconnessione.

In questo periodo è inevitabile utilizzare la tecnologia più del solito per il lavoro, per la scuola e per mantenere i contatti con le persone care.

La digitalizzazione ci sta salvando, ma credo che sia comunque necessario trovare un equilibrio.

Mindfulness in famiglia è dunque il piacere di riscoprire l’intimità dello stare insieme sotto lo stesso tetto guardandosi negli occhi, preparando tutti insieme la cena e giocando con i bambini nel modo più spensierato possibile.

Sì, perché anche per noi adulti giocare è importante. Ci aiuta a fare una pausa e a separare la vita lavorativa dalla vita privata e famigliare.

Questi argomenti hanno davvero bisogno di approfondimento, pratica e riflessione.

Slow Family, il mio percorso per genitori consapevoli, ti aspetta qui.

Marta Albè

marta.albe@yahoo.it

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