La gentilezza come rivoluzione, o di come sto imparando ad essere meno severa con me stessa.
Sono davvero convinta che la gentilezza sia rivoluzionaria.
Gentilezza verso gli altri e verso me stessa, soprattutto nei momenti difficili, quei momenti in cui si presentano degli ostacoli da superare.
Perché anche quando nella tua vita stai facendo tutto per bene e ti stai impegnando ad avere a disposizione sempre il meglio per te e per gli altri, gli ostacoli possono arrivare.
E allora cosa faccio in momenti così?
Decido di trattarmi con gentilezza e con tutto il rispetto che merito.
Anche quando da anni pratichi yoga e meditazione e ti impegni a mangiare sano, può capitare che la tua salute non sia perfetta, perché sei un essere umano e non un robot e perché i momenti di imperfezione o di sofferenza sono normali e fanno parte della vita.
Siamo tutti esseri umani con i nostri punti deboli e le nostre fragilità e nessuno dovrebbe mai permettersi di salire su un piedistallo per giudicarci.
La vita è come una ruota che gira e io vedo gentilezza e collaborazione tra le soluzioni possibili per salvarci l’un l’altro.
Perché forse è solo così che ci si salva.
Siamo dei piccoli universi e siamo tutti collegati.
Ogni persona è diversa e non esistono metriche di giudizio e di paragone universali e valide per tutti.
Non puoi insegnare a volare ad un pesce, ma puoi incoraggiare i suoi veri talenti e così la sua vita diventerà straordinaria.
Incoraggiare i talenti è una grande forma di gentilezza, verso di te e verso gli altri.
Se osservi il mondo con uno sguardo gentile, puoi renderti conto che il vento può cambiare, magari anche grazie al tuo contributo.
Se hai bisogno di una pausa, puoi fermarti per una piccola meditazione sulla gentilezza e sarà l’inizio del tuo cambiamento.
La meditazione dona consapevolezza, empatia e compassione, mentre la gentilezza può aprire porte inaspettate.
La gentilezza è rivoluzionaria perché ci rende migliori.
Marta Albè