Non credo molto nell’equilibrio, credo invece nell’armonia.
Pensare all’equilibrio mi lascia sempre una forte impressione di precarietà: immagino un funambolo intento a camminare su una corda sospesa, basta un passo falso per rischiare un volo di diversi metri.
Nella ricerca di un ipotetico equilibrio ho davvero l’impressione di camminare su una corda sospesa nell’aria, oppure mi sento sul filo del rasoio, perché l’equilibrio è qualcosa di molto precario nella mia visione, puoi perderlo in un attimo e recuperarlo può essere faticoso o forse inutile, perché quando perdi l’equilibrio qualcosa si rompe, crolla o si spezza.
Bisogna tornare al punto di partenza e ricominciare tutto da capo.
L’armonia è qualcosa di diverso.
Pensare all’armonia mi dona un grande senso di pace e tranquillità e nello stessi tempo di dinamicità facile da gestire perché, se in una composizione armonica qualcosa non funziona, arriva una soluzione istantanea, pronta a sistemare tutto.
Immagino una tavolozza dove i colori si mescolano tra loro in modo armonico.
Anche se i colori si mescoleranno in modo casuale, avranno comunque creato una loro armonia e il risultato sulla tela sarà comunque sorprendente.
L’armonia ammette e accoglie gli errori perché lavora in una modalità di continua modifica dell’opera, come se fosse un work in progress che prosegue con ritmi diversi, ma non si interrompe mai.
L’equilibrio per essere ripristinato ha bisogno di un deciso intervento esterno per risolvere la crisi, perché non ha mezzi di azione propri o soluzioni proprie.
E non sempre un equilibrio che si è spezzato può essere aggiustato o ripristinato.
Ecco allora che tutta la mia preferenza va verso l’armonia come perpetua conservazione della bellezza.
Nella vita l’equilibrio è un’utopia, mentre l’armonia si autogestisce, perché ogni vita ha il proprio ritmo da seguire, un ritmo che non è quasi mai equilibrato.
E non lo è perché giorni tranquilli e giorni agitati si alternano facilmente, perché non sempre le energie personali sono equamente distribuite tra le varie attività e perché, semplicemente, la vita accade e va al di fuori degli schemi, delle logiche e di qualsiasi equilibrio che vorremmo pretendere.
La vita a volte è pazza e folle e mantenere l’equilibrio è quasi impossibile però, osservandola a distanza, si può notare una certa armonia.
Puoi provare a rispondere a ciò che la vita ti presenta davanti momento per momento invece di sforzarti per mantenere il controllo su tutto ed è forse questo il piccolo segreto per risparmiare tante energie.
Se lasci andare il controllo, se abbandoni l’idea di un equilibrio che sarà sempre precario, potrai ricevere ricompense inaspettate, come quella di una vita capace di sorprenderti in modo positivo.
Potrai vivere momenti più profondi, la tua attenzione andrà verso le emozioni e la tua realizzazione arriverà su misura per te.
La tua armoniosa presenza nel qui e ora sarà un successo strepitoso.
Oggi ho provato a sfatare il mito dell’equilibrio, ma magari tu la pensi in modo diverso da me.
Preferisci l’equilibrio o l’armonia?
Quale opzione ti sembra più adatta alla tua vita?
Marta Albè
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