Le mie letture degli ultimi mesi hanno avuto al centro un tema ben preciso, il tema del cammino.
Il cammino come esplorazione del mondo e di se stessi, il cammino come viaggio interiore che nello stesso tempo porta alla scoperta dell’altro e all’esplorazione del mondo.
Un mondo, però, non sempre così lontano da casa, perché a volte basta fare una passeggiata dietro l’angolo per scoprire qualcosa di nuovo sulla vita.
Il cammino può portare a riscoprire il proprio luogo di nascita, le proprie radici, può condurre su un sentiero spirituale o più che mai concreto, fatto di fatica, pazienza e di necessità di base da soddisfare, come trovare cibo e riparo, un luogo dove riposare.
I libri che ho scelto non sono guide di viaggio, non sono mappe dettagliate su cui costruire percorsi di trekking, sono itinerari esteriori, ma sono soprattutto cammini interiori di persone che si sono sentite perse e che dunque sono partite per ritrovarsi nei loro passi, a piedi per il mondo.
Ho amato tutti i libri di cui sto per parlare e dunque l’ordine in cui ho pensato di presentarli non è una classifica, ma un semplice ordine alfabetico per titolo, così potrete scegliere liberamente di partire dal libro che vi ispira di più per le vostre prossime letture, anche se il mio consiglio sarebbe di leggerli tutti.
Camminare guarisce
È la storia di Fabrizio Pepini e dei suoi compagni di viaggio, di incontri che non avvengono mai per caso, vite che si incrociano lungo il cammino di Santiago de Compostela o al momento di partire per il cammino di Santu Jacu, in Sardegna. Può capitare che ad accendere il desiderio di mettersi in cammino sia una diagnosi difficile da affrontare, ma lungo la strada tutto cambia, la vita rifiorisce, le energie si rinnovano ed è come rinascere, come ricominciare tutto da capo. Più voci si uniscono in un racconto corale, una storia positiva di cammino e di vita.
Camminare guarisce di Fabrizio Pepini (Edizioni dei cammini, 2017)
Camminare in consapevolezza
Il maestro Thich Nhat Hanh ci insegna che respirare è vita, che camminare è vita e che la felicità si concentra nel momento presente, un momento che possiamo imparare a cogliere proprio mentre stiamo camminando, soprattutto quando la nostra camminata diventa meditativa e si trasforma nel mezzo che ci permette di raggiungere la nostra vera casa, cioè il qui e ora. Consigliato a tutti, in particolare a chi considera la meditazione una pratica troppo statica per i propri gusti. Questo libro aiuta a scoprire l’essenza della meditazione camminata, insegna a meditare stando in movimento.
Camminare in consapevolezza di Thich Nhat Hanh (Terra Nuova Edizioni, 2017)
Io cammino da solo
I diari di Henry David Thoreau, pagine da cui emerge una filosofia di vita legata al cammino e al pieno contatto con la natura. La solitudine del cammino come mezzo per ascoltare se stessi e la propria anima, una vita in movimento, una vita in azione, la scrittura e la poesia, ma non la sedentarietà. Uno scrittore e un filosofo profondamente umano, convinto che il vero esploratore compia i suoi viaggi a casa, perché bastano pochi passi al di fuori della propria porta per incontrare l’altro e per scoprire il mondo. Se come me amate la scrittura diaristica, intima e senza filtri, questo libro è per voi. Dalla penna di uno dei più importanti autori della letteratura americana.
Io cammino da solo di Henry David Thoreau (Piano B, 2020)
Nati per camminare
Siamo nati per camminare, ce lo ricorda Alessandra Beltrame, giornalista italiana che ha iniziato a camminare e così ha trasformato la sua vita. Siamo bipedi, il nostro corpo è fatto per camminare e perciò in qualsiasi momento possiamo muovere quel primo passo che ci conduce al di fuori della sedentarietà. Non siamo nati per restare seduti, siamo nati per camminare e non importa poi tanto dove decideremo di andare. Basta cominciare, aprire la porta di casa, fare un giro dell’isolato, esplorare il nostro quartiere o prendere la strada dei campi. In solitudine o in compagnia del nostro cane. Con un paio di scarpe comode ai piedi. Ogni passo è come una nuova scoperta e la vita non sarà più la stessa.
Nati per camminare di Alessandra Beltrame (Ediciclo, 2019)
Sentieri neri
Sylvain Tesson è uno scrittore e viaggiatore francese. Ho incontrato il suo desiderio di esplorare le terre estreme e le strade marginali nel suo resoconto di viaggio Nelle foreste siberiane e lo ritrovo ora tra i Sentieri neri della sua patria, mentre attraversa la Francia a piedi, esclusivamente lungo strade secondarie, sentieri di campagna poco conosciuti che lo conducono a toccare il cuore e l’anima di una nazione, di una popolazione sgretolata e divisa, nonostante l’impressione di una Francia unita, coesa e tutta d’un pezzo. Il suo viaggio non è una mera esplorazione del mondo, ma un cammino per salvare se stesso, per guarire il corpo dalle conseguenze di una caduta accidentale che stava per costargli la vita. Camminare è un farmaco faticoso, ma efficace, e ha funzionato davvero.
Sentieri neri di Sylvain Tesson (Sellerio, 2018)
Avete letto dei libri sul tema del cammino che vi piacerebbe suggerirmi?
Accolgo con gioia le vostre proposte nei commenti.
Marta Albè
Erling Kagge. Camminare – un gesto sovversivo
L’ho preso qualche anno fa, come supplemento de La Repubblica ma lo trovi pubblicato da Einaudi. L’autore è stato il primo a raggiungere il Polo Sud in solitaria.
“Le lingue create dagli uomini rispecchiano l’idea che la vita sia una lunga camminata. In sanscrito, una delle lingue più antiche al mondo e originaria dell’India, il concetto di passato è espresso con il termine gata, ‘quel che abbiamo camminato’, mentre il futuro si chiama anagata, ‘ quel che non abbiamo ancora raggiunto.
Ti ringrazio molto per il suggerimento e per le note sulla lingua sanscrita.
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